Museo Guido Sutermeister, Legnano, 1930 e Oggi

“Il Museo di Tutti per Tutti”

Oggi ho voluto intervistare Silvia Baitini, ragazza di 20 anni e studentessa al secondo anno di beni culturali presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Ha realizzato un progetto dal nome “Il Museo di Tutti per Tutti” che nasce dall’idea di valorizzare e rendere fruibile a tutti il Museo Civico Guido Sutermeister. Infatti, una delle problematiche maggiormente rilevate in tutti i musei italiani sono la mancanza di mezzi ed esposizioni limitate a chi è cieco, sordo, muto o con ridotta motricità.

D: Che cosa ne pensi del Museo Guido Sutermeister di “Ieri” e cosa proponi per il Museo di “Oggi”?

S: Il Museo di Ieri, secondo me, è rivolto ad una ristretta classe sociale che aveva un livello culturale alto e sapeva già cosa andare a vedere e che tipo di reperti archeologici aspettarsi. Oggi, invece, il Museo sta acquisendo una concezione ben diversa: aperto a tutti, senza distinzione sociale, di età e, soprattutto, salvaguardando chi ha ridotte capacità motrici, disturbi o ritardi delle capacità cognitive o dell’apprendimento;  infatti, indirizzato a quest’ultime persone, nel mio progetto ho pensato anche ad un Totem, in grado di rendere la visita didattica più accessibile a chiunque.

 Museo Civico Guido Sutermeister, Legnano
Totem didattico (photo credits to Silvia Baitini)

D: Quindi, secondo te, il Museo di Legnano ha una concezione “retrò”?

S: Si, perché fino ad ora è stato sempre poco valorizzato e i visitatori ci andavano per un vero e proprio interesse personale, non perché invogliati da pubblicità o sponsorizzazioni.

D: Nel tuo progetto hai pensato anche alla pubblicità e alla sponsorizzazione del Museo?

S: Si, a partire dal fatto che se il mio progetto venisse approvato sarebbe il secondo museo in Lombardia ad avere delle attrezzature del genere. Quindi, le associazioni o le fondazioni di ciechi ecc. avrebbero un punto di studio e apprendimento diretto, quale il Museo.

Preventivo, Museo Civico Guido Sutermeister, Legnano
Preventivo per il progetto “Il museo di tutti per tutti” (photo credits to Silvia Baitini)

D: Dal punto di vista espositivo, delle tematiche e dell’allestimento in sè, come lo giudichi?

S: L’esposizione è sempre molto limitata, poiché i reperti esposti sono sempre gli stessi, nonostante ce ne siano molti altri. Visto che ha cinque sale, una di essa destinarla a rotazione ai reperti che non sono esposti sempre. Anche dal punto di vista delle vetrine andrebbe rivisto il tutto, poiché non sono adatte a chi, ad esempio, è in carrozzina, quindi non riesce a vedere nulla e nemmeno a leggere i pannelli. Inoltre, nel mio progetto pensavo di sostituire le vetrine normali, con quelle antiriflesso.

D: Dal punto di vista didattico, invece?

S: Anche in questo caso, secondo me, il lavoro che già hanno attivato al museo con visite didattiche e a seguire lavoretti manuali, sono utili, ma vanno potenziati e sponsorizzati ancora di più.

D: Per quanto riguarda la visita all’interno del Museo, il tuo progetto prevede qualcosa inerente alle guide?

S: Io avevo pensato ad un totem multididattico che potesse interagire durante la visita con i visitatori, quindi la presenza di vere e proprie guide turistiche non è necessario. Un problema che aveva sollevato l’Arch. Turri riguardava la presenza di una persona fisica che spostasse il montacarichi per i disabili in carrozzina, ma il tutto è stato pensato per averne uno automatico e autonomo. Inoltre, ho pensato ad un corso per il personale per il linguaggio dei segni e manterrei una persona fissa alla reception che accolga i gruppi o i visitatori e li indirizzi all’interno del museo. Per quanto riguarda il biglietto di ingresso lo lascerei gratuito, proprio per facilitare l’ingresso dei visitatori e magari dandogli del materiali didattico ricevendo un’offerta libera.

D: Ti ringrazio Silvia per questa intervista e per il tuo pensiero sul “Ieri” e “Oggi” del nostro Museo Guido Sutermeister.